Le gravi conseguenze legate alla diffusione del virus Covid-19 hanno indotto il Governo a emanare a più riprese, da marzo sino a oggi, decreti emergenziali che hanno introdotto alcune importanti deroghe alla disciplina dei licenziamenti e dei contratti a tempo determinato, due tra i più importanti istituti del diritto del lavoro.
Già il decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, ha introdotto deroghe al divieto di licenziamento e alla proroga e rinnovo dei contratti a termine. Da più parti, però, si chiedono ulteriori regole, con particolare riguardo al rafforzamento degli strumenti di sostegno al reddito, all’abolizione delle causali nei contratti a termine e alla sospensione del contributo addizionale sui contratti di lavoro non a tempo indeterminato.
Faremo quindi il punto su cosa è possibile o non è possibile fare, alla luce delle ancora non del tutto certe modifiche alla disciplina oggi in vigore. Parallelamente però richiameremo alcuni particolari istituti che – proprio in tempi difficili – consentono di “gestire l’emergenza”, modificando le regole di ingaggio ordinarie e di salvaguardare l’occupazione.
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